La Pizza è un pasto completo?
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Pizza forever! Bisogna ammettere che questo piatto semplice e gustosissimo è uno dei cibi più amato al mondo, e che può essere consumato a passeggio, per uno spuntino veloce, a cena con gli amici e anche al ristorante dove ormai è sempre più diffusa la pizza gourmet. Che sia coi bordi alti e soffici, servita a taglio, scrocchiarella o accompagnata da vini pregiati o birre di alta qualità – e persino dal cappuccino com’è in uso tra il popolo americano – soddisfa sempre il palato e regala momenti di pura gioia e convivialità. Ma davvero la pizza si può considerare un pasto completo? Oppure va guardata come ad uno sgarro occasionale di una sana dieta alimentare? Andiamo a scoprire insieme se le varie convinzioni hanno radici fondate oppure no.
Mangiare fuori casa e l’importanza della dieta
Negli ultimi anni si è visto aumentare sempre più il trend del pasto consumato al ristorante, o comunque fuori da casa; sicuramente complice la vita frenetica, i mille impegni di lavoro, le trasferte e gli inviti formali da parte dei colleghi, ma anche il trascorrere assieme ai familiari e agli amici piacevoli momenti di relax o ricorrenze particolari viene sempre più vissuto tra i tavoli di un bel ristorante. Godere della compagnia e sperimentare delizie culinarie nuove, soprattutto se si è in viaggio, può tentare anche il più ligio sostenitore delle diete, impossibilitato dall’atmosfera gioviale a dire “no” a prelibatezze e piatti elaborati. Non è però impossibile coniugare contegno alimentare e soddisfazioni, l’importante è selezionare bene ciò che si ordina dal menù, nonché le bevande che lo accompagneranno. La pizza è un alimento considerato generalmente “senza infamia e senza lode”, questo perché dipende molto da quale tipologia si sceglie: una margherita con un velo di pomodoro, mozzarella fresca e basilico contiene un numero non troppo elevato di calorie, ha potere saziante e dona all’organismo sostanze nutritive essenziali e salutari. Naturalmente se nel “topping” sono presenti uova, salumi, gorgonzola, friarielli o salsicce, per non parlare dell’abbondanza della famosa pizza fritta napoletana… beh, va da sé che aumentano tutti i campanelli d’allarme che comunicano “moderazione!”
Pizza: piatto unico o piatto completo?
Ecco dunque la fatidica domanda: se si mangia una pizza la si può considerare un piatto completo? La risposta non è univoca ma ha molteplici varianti; in primo luogo c’è da specificare la differenza tra piatto unico, che significa che il pasto è composto da una sola portata (in questo caso una pizza), e piatto completo, ovvero che risponde al fabbisogno delle sostanze nutritive utili. La pizza rientra sicuramente, nell’ottica di una dieta salutare, tra i piatti unici; meglio evitare però di abbinarci antipastini misti, patatine fritte, una paranza… mentre per quanto riguarda l’apporto di nutrienti sicuramente offre ampi margini di completezza. Innanzitutto l’impasto – a base di farina ma anche Kamut, orzo, farro – offre tutti i carboidrati necessari ed energie a lento rilascio. I vari tipi di mozzarella sono fonte di Calcio e proteine; l’olio extravergine di oliva – che deve essere utilizzato però a crudo – fornisce preziosi lipidi mono-insaturi e vitamine essenziali, come la A e la E; la polpa di pomodori apporta fibre e Vitamina C, e le foglioline di basilico completano garantendo vitamine e proprietà anti-infiammatoria e anti-ossidante. I fattori che rendono la pizza un pasto completo sono le svariate possibilità di guarnirla con salumi (fonte di ferro) pesce o uova (omega-3 e proteine) come anche i vari tipi di verdure, che apportano ulteriori fibre e preziose vitamine.
Qualche numero e consigli alimentari e di consumo
Per concretizzare sotto forma di informazione precisa ciò che è stato affrontato fino adesso, parliamo di calorie: una pizza margherita, di dimensioni regolari e di preparazione standard, apporta un carico calorico di circa 6/800 Kcal. Soltanto la mozzarella ne regala ben 350, anche se viene considerato un formaggio “light”; integrata con carne, pesce o altri formaggi come il Grana si arriva intorno alle 1000 Kcal, cioè una gran parte del fabbisogno giornaliero di una donna adulta e la metà circa per quello di un uomo adulto.
In linea generale, dunque, senza valutare le singole esigenze, è consigliabile mangiare la pizza non più di una volta a settimana, e non scegliere condimenti troppo ricchi privilegiando verdure come zucchine e melanzane, funghi freschi o anche la rucola. Fortunatamente, sia nei ristoranti che a casa, la pizza può essere scelta o preparata con farine integrali e si può sostituire la classica mozzarella con la ricotta; inoltre è consigliato il consumo di molta acqua – da preferire a bevande caloriche e/o alcoliche – che aiuta a smaltire il sale presente nella pizza, e finire il pasto con tanta frutta fresca che integra perfettamente la quantità di fibre necessarie al corretto smaltimento dei nutrienti. In ogni caso, mangiare una pizza in compagnia farà bene al corpo e al cuore.